Un’iniziativa per la sicurezza degli studenti negli istituti scolastici

Ultima modifica 6 giugno 2024

Si sono svolte, lo scorso maggio, nella scuola secondaria di primo grado di Grezzana, gli incontri organizzati dalla Polizia Locale di Grezzana in collaborazione con l’unità cinofila della Polizia locale di Verona, iniziativa che rientra nell’ambito del progetto “Scuole sicure’’ di cui il nostro Comune, assieme ad altri istituti scolastici veronesi, fa parte.

Il progetto, che permette di accedere alle risorse, riservate a 171 Comuni, del Fondo per la sicurezza urbana del Ministero dell'Interno finanzia iniziative presentate dai comuni al prefetto per la prevenzione e il contrasto dello spaccio di stupefacenti vicino agli istituti scolastici.

Durante le lezioni in classe e la dimostrazione con i cani antidroga all’esterno della scuola, nel cortile, le due agenti cinofile Elena ed Elisabetta, con i cani Rio e Pico, hanno spiegato ai ragazzi come opera l’unità cinofila, quali sono le razze di cani più adatte per questo lavoro e come si sviluppa il loro addestramento. 

«Il nostro mestiere - hanno affermato le agenti- consiste nel lavorare in situazioni inquinate, come la stazione di Verona. In queste situazioni, nonostante la confusione, il cane addestrato ha l'obiettivo bene in mente e non si fa distrarre. Il pastore tedesco, infatti, come tutti i lupoidi, ha una capacità olfattiva ben sviluppata e, come altra caratteristica, la determinazione nel perseguire un obiettivo. Nel suo addestramento - hanno continuato - la pallina viene utilizzata come premio. Posizioniamo la sostanza vicino alla pallina in modo tale che quando il cane prenderà la pallina sentirà la presenza della sostanza. Se l'esercizio viene ripetuto diverse volte il suo pensiero si collegherà automaticamente alla sostanza stessa e sarà un gioco per lui trovarla».  

Agli incontri ha presenziato anche il comandante della Polizia Locale di Grezzana Cataldo Russo che, ringraziando la dirigente scolastica e la professoressa Luisa Consuma per aver creduto nell’iniziativa e il collega comandate della Polizia Locale di Verona Luigi Altamura per la collaborazione, ha ribadito lo scopo del progetto. «La Polizia non deve essere considerata un insieme di persone da temere, ma un organo che garantisce sicurezza, che è l’obiettivo primo del nostro operato. È importante che i ragazzi fin da subito si rendano conto dei rischi connessi all’uso di queste sostanze, in particolar modo alla dipendenza che ne deriva dal loro uso. Questi incontri hanno lo scopo di informare i giovani, non di spaventarli, ma renderli consapevoli delle conseguenze che alcuni atti comportano».  


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